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Corinto, in Grecia

 

Corinto (Kórinthos in greco) è una città della Grecia collocata sulla costa del Peloponneso nord-orientale allo sbocco di quel canale al quale dà il nome, lungo oltre sei chilometri; è il capoluogo della prefettura della Corinzia e occupa una superficie di cento chilometri quadrati con un totale di oltre trentaseimila abitanti per chilometro quadrato. Gli abitanti sono conosciuti come Corinzi.

L'omonimo canale unisce il Golfo di Corinto al Golfo di Egina che si apre alle acque del Mar Egeo a una settantina di chilometri da Atene. Delimitano la città anche i Monti Oneia. Corinto è oggi un notevole centro agricolo nonchè porto della Corinzia le cui antiche tracce permangono nella fortezza di Acrocorinto.

Favorisce la visita a Corinto il clima mediterraneo che in estate concede estati calde e in inverno temperature non particolarmente rigide: il turista avrà di fronte una città moderna dal tipico aspetto occidentale che però non si è dimenticata della sua storia, anzi la ripropone nei monumenti e nei luoghi di maggiore interesse: il teatro del quinto secolo che i Romani ripresero come campo di battaglia nel caso di battaglie navali, templi (Tempio di Apollo), fontane, musei.

Corinto è una meta consigliata a quanti si dirigono in Grecia, apprezzandone le bellezze artistiche e paesaggistiche oltre alle prelibatezze culinarie; la città non è distante dalla capitale Atene, anzi in aereo si raggiunge in un'oretta. Di grande impatto è il passaggio pedonale attraverso il canale di Corinto: vertiginosa la vista che offre, ma rimane comunque un'emozione da vivere perchè il paesaggio è a dir poco spettacolare.

Un'antica profezia dell'oracolo di Delfi aveva parlato chiaro: "Non costruite mai il Canale di Corinto e non scavate l'istmo!" Zeus, infatti, aveva creato le isole dove voleva e il Peloponneso era una penisola, non un'isola. Gli uomini, però, per questioni pratiche nonchè economiche, hanno sempre tentato di dimenticarsi delle profetiche avvertenze e di tagliare la lingua di terra che separa il Peloponneso dall'Attica, ricongiungendo il Mar Ionio con l'Egeo, evitando così di fare il periplo del Peloponneso stesso. Ma tentativi ripetuti, dal VI sec. a.C. al tempo di Nerone, fallirono. Solo l'imperatore romano riuscì ad iniziare i lavori, scavando la metà del Canale (3.300 m) ma poi tutto si arenò. La 'Pizia' aveva avuto ragione? Solo alla fine del XIX sec. d.C.- dopo numerose prove- venne ripreso il progetto di Nerone e portato a termine. Ma problemi geologici non trascurabili fanno ritenere che l'oracolo di Delfi avesse ragione: frane e crolli di roccia hanno determinato frequenti chiusure del Canale, anche per lunghi periodi. Attualmente è comunque navigabile e presenta i suoi innegabili vantaggi...


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