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Animali simboli della psiche umana

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fisiognomica | inconscio | personalità

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Indice
Animali simboli della psiche umana
LE EMOZIONI NEL VOLTO
LE UNIONI FAMILIARI NEL VOLTO
L'ANIMALE CHE È IN NOI
I CANI
I CAVALLI
RASSEGNA DEI GATTI
LE FARFALLE
I SERPENTI
LE LUMACHE
IL PESCE
GLI ANIMALI SELVATICI
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uomoscimmia

Il processo di antropomorfizzazione è nato nel periodo in cui l’essere umano sentiva l’esigenza di creare figure superiori a se stesso

ANIMALI SIMBOLO DELLA PSICHE UMANA

PAGINE IN LAVORAZIONE

Il processo di antropomorfizzazione è nato nel periodo in cui l’essere umano sentiva l’esigenza di creare figure superiori a se stesso, come la creazione di miti e divinità che potevano avere forme animali o umane. Infatti nella religione e nella mitologia si parla di due tipi di antropomorfismo: quello spirituale e quello fisico.

Anubis_nwL’antropomorfismo spirituale” veniva utilizzato per attribuire sembianze umane e/o di peculiarità legate alla sfera dei sentimenti a determinate divinità, in particolar modo riguarda le religioni successive a quelle primitive.

“L’antropomorfismo fisico” invece, era spesso utilizzato nelle epoche più arcaiche, e riguarda un livello più esteriore; esso era riscontrabile soprattutto nelle religioni primitive e politeiste e si è caratterizzato in particolar modo nella mitologia egizia.

Infatti, con riguardo proprio alla mitologia egiziana, si parla propriamente di Zoolatria, ossia le antiche Divinità egizie rappresentano prevalentemente o hanno la figura di un animale, caratteristiche definite Zoomorfe.

Alcuni esempi: Anubi, il Dio della Morte, è rappresentato come un uomo con la testa da sciacallo; Bastet, la divinità del culto solare, ha il corpo da donna e la testa di un gatto; Hathor, la dea dell’amore e delle gioia, è una donna a cui sono fornite un paio di corna bovine e un disco solare fra le due; infine Ra, il Dio del sole, ha il corpo umano con il volto di falco, in conseguenza all’unione dell’uomo con il dio Horo (un falco per l’appunto).

Questo tipo di religione incarna negli Dei un’energia vitale che è costituita dalla natura, dagli animali e dall’uomo stesso.

Gli animali sono davvero parte integrante della nostra psiche. Il simbolismo cui sono stati soggetti dai tempi più remoti, ne costituiscono l’evidenza inconfutabile. Essi intervengono costantemente nell’immaginazione, nei sogni e nella magia atavica racchiusa in ogni uomo. La loro presenza così assidua in ogni campo dello scibile, della cultura e della religione, è lo specchio delle pulsioni riguardanti l’istinto dell’uomo e del suo “stato primordiale” non addomesticato anzi ancora attivo, sempre presente nel profondo dell’anima, pur in questa epoca così permeata di una materialità scientifica votata a domare le tendenze istintive.

Tra i vari animali molti sono visti come evocatori d’immagini interiori, d’idee archetipali, d’emozioni e d’intuizioni. Per conoscere le caratteristiche sacrali ed anche imprevedibili di alcuni, da noi accolti come totem personali, avviciniamoci a loro con rispetto.

 

totem_nwQuasi tutte le culture sciamaniche credono negli animali come alleati o aiutanti. Talvolta gli animali diventano protettori e guide per lo sciamano, sia nel regno fisico, sia durante il viaggio nei mondi psichici esottili. I Celti in particolare credevano negli animali come alleati, e attribuivano ai loro clan intime associazioni con animali specifici. Ogni gruppo etnico si identificava con un animale e ogni membro del gruppo non solo pensava di discendere da un determinato animale (il totem), ma pensava anche di potersi appropriare, con iniziazioni particolari, delle qualità di questo animale.

 

L’animale veniva anche dipinto sugli scudi e a volte, tatuato sul corpo. Queste tradizioni potrebbero essere all’origine dei simboli araldici che divennero così popolari in epoche successive. Talvolta un eroe si identificava con una figura animale al punto da farsi guidare ed usarlo come modello per le sue gesta.

 

Nell’immaginario collettivo, l’animale non era necessariamente un essere reale. Gli antichi, soprattutto gli egizi, i greci e i babilonesi, avevano creato figure animali mitologiche,  popolando di mostri e belve il loro pantheon. L’animale fantastico dunque poteva  essere il risultato di un’anomalia della natura, oppure come simbolo di un evento straordinario, incarnare attributi mistici o divini. Essendo il segno di una realtà diversa, affascinava e incuteva timore, e poteva volare nei cieli, nuotare negli abissi marini, o nascondersi nel ventre della terra impersonare delle qualità straordinarie. Come diceva lo psicologo C.G.Jung, i miti vivono nella coscienza dell’uomo e come tali sono eterni. Ecco perché  ancora oggi subiamo il fascino di animali mitologici, che visitano nostri sogni o fanno irruzione nel nostro immaginario quotidiano.

 

Cane (Abach, Madadh) o Hound (Cù): I cani per la loro fedeltà sono spesso menzionati nella mitologia celtica, come ad esempio Bran e Sceolan che appartenevano a mac Cumhail Finn.  Il cane era il custode dei mondi ultraterreni e  puniva anche i colpwvoli.

Cavallo (Each): Un popolare animale totem dei Celti; sacro alle dee Epona e Rhiannon.  Il cavallo è stato considerato una fedele guida per i viaggi nei mondi ultraterreni. Esso simboleggia resistenza, libertà e potere personale. «Il cavallo, nella religione e nella fiaba, è un animale suffragatore.» La funzione fondamentale del cavallo è allora quella di mediazione fra due mondi. Egli porta l’eroe nel «regno in capo al mondo». Nelle religioni il cavallo spesso porta il defunto nel regno dei morti.
Anche nel caso del mito, come ad esempio nella guerra di Troia, il cavallo diventa foriero di morte e distruzione celando al suo interno l'esercito guidato da Odisseo.



Delfino Questa creatura è stata associata con la divinità del mare.  Aiuta a ricordare i sogni e favorisce un riequilibrio della persona, bilanciando i ritmi del corpo, con quelli della natura.

Farfalla (Dealan-Dé): Molte culture collegano le farfalle con le anime dei morti. Nella tradizione celtica, nei viaggi ultraterreni dove apparivano farfalle erano presenti energie negative.  Nella tradizione attuale invece, la farfalla vi insegnerà a liberarvi dal passato e dagli schemi mentali superati, aiutandovi a fare chiarezza per risolvere i problemi.
Gabbiano (Faoilleann): I gabbiani non figurano nelle leggende celtiche,  ma sono collegati alle divinità del mare, come il dio Manannan mac Lir e la dea Don.  Come altri uccelli, sono messaggeri dei mondi invisibili.

Gallo (Coileach): In diverse leggende celtiche, il gallo insegue i fantasmi e sconfigge i terrori della notte cantando all’alba.  Egli rappresenta il coraggio dell’azione e la potenza della parola in grado di dissipare negatività.

lascaux_nwGatto (Caoit, Cat): Molte leggende celtiche raffigurano il gatto come un animale feroce, una  creatura del male, ma questo può derivare dal fatto che i gatti a quel tempo erano selvatici.  Tuttavia, è stato considerato un potente totem animale di diversi clan; Caithness è stato chiamato il clan dei Catti. In Irlanda si dice che Mac Cumhail abbia combattuto contro un clan del gatto, probabilmente dei Celti, che indossavano le pelli di gatto sui loro caschi.  Il gatto è un forte protettore, specialmente quando si deve affrontare uno scontro frontale.

Lince: Questa creatura è il custode dei segreti delle confraternite mistiche. La lince può contribuire allo sviluppo delle facoltà psichiche e aiuta nelle pratiche divinatorie. A volte simboleggia la necessità di esaminare se stessi nel profondo, per portare alla luce i talenti  nascosti.

Lupo (Madadh-alluidh): Il lupo è astuto e intelligente, in grado di pensare in modo indipendente. Può insegnare a leggere i segni della natura e protegge dai pericoli invisibili, insegnando anche l’arte della guerra, quando è necessario. In un viaggio sciamanico vi condurrà ad incontrare il vostro maestro interiore

Salmone (Bradan): Una creatura molto saggia, nella cultura celtica. Il salmone vi insegna come entrare in contatto con le conoscenze ancestrali e conferisce il potere della tenacia e della perseveranza per nuotare controcorrente nelle acque della vita, al fine di tornare al vostro centro spirituale.

Serpente (Nathair): Il serpente è stato a lungo associato con la saggezza, la reincarnazione e la scaltrezza. Legato all’energia istintuale è un simbolo di vita, abbondanza, rinascita, trasformazione e morte. Chiamatelo quando avete bisogno di un forte cambiamento nella vostra vita. Se lo incontrate durante un viaggio onirico, forse avete bisogno di lasciare andare vecchie abitudini. "Il serpente è un simbolo potente e complesso, ricco di sfaccettature e significati ambivalenti. Da sempre presente nei miti e nelle leggende come simbolo di vita, di nascita e rinascita e di totalità dell’essere, viene raffigurato a volte mentre si morde la coda, a formare un cerchio perfetto: l’ Uroborus." Il significato del serpente nei sogni va ricercato nelle sue caratteristiche di creatura a sangue freddo che confondono e contrastano la nostra natura emotiva e sanguigna ... Il serpente con il suo veleno può uccidere e la sensazione di pericolo, diffidenza e paura è spesso presente nei sogni a simboleggiare la morte, la paura, l’ ostilità, il tradimento e la menzogna (si pensi al serpente dell’Eden).

Il serpente nei sogni e nei miti, è anche un simbolo fallico, espressione di fertilità, di vitalità, di rinnovamento, di erotismo e piacere del corpo, ma questi contenuti sono stati, in passato, adombrati dal potere della chiesa, che lo vedeva solo come rappresentante di lussuria e di potere demoniaco, animale tentatore e portatore di peccato.



Ultimo aggiornamento Lunedì 09 Novembre 2009 09:16  

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