Il miracoloso Sambuco

Martedì 17 Maggio 2011 13:31 Ultime
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erboristeria | Natura | Piante

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Arbusto molto diffuso in Italia e Europa, prezioso per i suoi molteplici utilizzi terapeutici e magico per le leggende ad esso legate.

Sambuco nero

(Sambucus nigra) - Fam. Caprifoliaceae

Caratteristiche: è un arbusto alto fino a 7 m, con chioma globosa, espansa di colore verde intenso, con tronco sinuoso e ramificato, con corteccia fessurata e di colore grigio-brunastra. Fiorisce a primavera e i suoi fiori bianchi profumatissimi sono raccolti in grandi ombrelli. Al termine della fioritura che avviene ad agosto si formano delle bacche nero bluastre usate per preparare sciroppi e marmellate. Ricordarsi sempre che le bacche devono essere raccolte quando sono molto mature e cioè a fine agosto, altrimenti possono risultare lassative

Storia, mito, magia: il nome greco del sambuco “Actè” significava “nutrimento di Demetra”, evidentemente per l’utilizzo che veniva fatto delle sue bacche (nere per il Sambucus nigra, rosse per il Sambucus racemosa). Il significato latino del nome di questa pianta ha invece un’altra origine: da sambucus, che richiama la sambuca, una macchina da guerra triangolare (una sorta di ponte levatoio che veniva utilizzato durante gli assedi) – ancora in uso nel Medioevo.  La parola “sambuco” indicava anche un piccolo flauto, ancora oggi facilmente realizzabile con un ramoscello di questa pianta priva del midollo interno. In Bretagna, Danimarca, Russia e altri paesi, questa pianta veniva utilizzata per proteggere le case dai malefici; D’altra parte il sambuco poteva anche attirare i poteri maligni, per esempio se veniva bruciato dall’uomo. Il sambuco è un albero molto amato dalle fate e dalle luminose entità che abitano il magico mondo al di là del velo del visibile.

Il profumo dei fiori si diceva che portasse nell’Altromondo, e dormire sotto le sue fronte poteva voler dire non svegliarsi mai più: l’anima sarebbe stata rapita dalle creature fatate e non sarebbe più tornata ad abitare il corpo, abbandonato al sonno eterno. Il sambuco era considerato, quindi, una Porta di Morte, ma anche di rigenerazione e nutrimento, dato che ogni sua parte recava aiuto all’uomo contro malesseri e malattie, e le sue bacche erano fonte di cibo per gli antichi.


Farmacologia:


Succo di Sambuco

Occorrono 15 fiori di sambuco per ogni litro d'acqua.
Li si mette a macerare per 7 giorni al sole in un vaso di vetro coperto da un telo (o comunque da qualcosa che faccia passare l'aria). insieme ai fiori si mette anche un limone tagliato a metà e spremuto. Di un altro limone si mette solo il succo.
E' importante che ci sia molto sole.

Trascorsi i 7 giorni filtrare e aggiungere miele (o zucchero): 1 Kg per ogni litro di succo, e aggiungere anche altri 5 limoni spremuti (solo il succo).

Si conserva in frigo se non si vuole che fermenti oppure in cantina, nel qual caso fermenta e diventa come uno spumante.

Si beve diluito con acqua, o puro nella macedonia.

Verso gli ultimi giorni della prima settimana odorarlo. Se l'odore è gradevole, di fiori, va bene, altrimenti vuol dire che la fermentazione è andata troppo oltre e non va bene.

Ricetta fornita da Felice di Palombara di Castel san Pietro.

Occorrente
8 lt. acqua
20 infiorescenze
2 limoni affettati
1 bicchiere di aceto
1 manciata di riso integrale
1 kg di zucchero

Esecuzione
Mescolate il tutto e lasciare al sole per 4/5 giorni, mescolando 2 o 3 volte al dì.
Filtrate e imbottigliate in bottiglie con tappo a corona.
Sterilizzate per circa 15/20 minuti.


Indicazioni curative

(in caso di allergie consultare sempre il medico)

Cataplasma per lenire gli ascessi: sminuzzare e pestare foglie fresche e fiori di sambuco e aggiungere del sale al composto. Applicare una piccola quantità direttamente sull’ascesso.

Infuso per abbassare la febbre: in un litro di acqua bollente lasciare in infusione 40 g di fiori di sambuco, per 10 minuti. Addolcire con un po’ di zucchero o miele, a seconda dei gusti, e bere caldo. Questo infuso provoca la sudorazione e abbassa, così, la febbre.

Cura per i geloni: lasciare in infusione 30 g di fiori di sambuco in un litro di acqua bollente per 10 minuti. Lasciar raffreddare un poco e immergere le dita o tutte le mani nel liquido caldo, per diversi minuti.

Decotto contro la stitichezza: porre 80 g di bacche mature di sambuco in un litro d’acqua fredda e portare il tutto ad ebollizione. Lasciar bollire per 3 minuti e spegnere il fuoco. Consumare mezzo bicchierino di questo decotto prima di andare a letto.

Acqua di sambuco per occhi irritati o arrossati: lasciare in infusione in un litro di acqua bollente 50 g di fiori di sambuco per 15 minuti. Lasciar raffreddare e nel frattempo lavare accuratamente gli occhi con acqua fresca. Imbevere due compresse (panno o cotone) nel preparato e porre su ciascun occhio per 15 minuti. L’acqua di sambuco è anche utile per lenire le bruciature e come tonico per la pelle.

 

 

 

Ultimo aggiornamento Lunedì 24 Settembre 2012 11:02  
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