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5 Lezione 11-01-12

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erboristeria | lezione | Natura

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Al giorno d'oggi, sempre più persone sono negativamente influenzate dalla ridotta o totale assenza della luce solare e ciò condizionerà il loro fisico e la loro psiche per una giornata o addirittura per un intero periodo.


Che l’elemento della luce solare si metta in collegamento con la più varia materia è una cosa che ognuno può toccare con mano; è sufficiente che getti uno sguardo su di un tappeto erboso. Che raccolga la prima pianticella più buona che capita, che l’annusi e l’assapori, e sia il sapore che l’odore diranno: “Noi
proveniamo dalla luce e dal calore del Sole!”.

                                                   Jakob Lorber

 

Chi ama la natura ama se stesso, perché le erbe non solamente ci nutrono e ci vestono, ma sanno esprimere i nostri sentimenti, e sono le gentili compagne delle nostre passeggiate.

                                                       Valter Curzi

 

Ecco qui tre piante solari molto utilizzate sia in fitoterapia che in omeopatia, medicina antroposofica, floriterapia...; la loro azione è graduale e potente come il sole, arrivando ad essere nociva allo stato puro nell’arnica che rappresenta il sole caloroso di mezzogiorno. Ho inserito queste tre piante, nonostante siano ben documentate in letteratura, perché costituiscono una triade antidolorifica notevole nei confronti di nevralgie sia fisiche che dell’anima. Come vedremo ne traggono ottimo giovamento i neonati, i bimbi, gli adulti ed anche gli anziani. Le preparazioni diluite e dinamizzate dell’omeopatia, reperibili in forma di tisane, creme, globuli, granuli o gocce, sono molto comode e pratiche, specialmente durante viaggi e vacanze, inoltre costituiscono una forma esente da controindicazioni ed effetti collaterali. In questo modo la pianta madre è fisicamente presente in minor quantità, ma aumenta il numero delle dinamizzazioni e quindi di energia e di luce, di forza liberatrice insita nella preparazione che viene così potentizzata e decifrata immediatamente, agendo sempre più a livello sottile «attraverso la dinamizzazione e la diluizione ritmica vengono liberate le entità elementari dalla prigionia nella materia. Bernard Lievegoed»; «con le piccole dosi di sostanze ridotte allo stato omeopatico non si supplisce ciò che manca ma si eccita nell’organismo il potere di attrazione verso quelle date sostanze che vengono comunemente prese come alimenti, per cui i tessuti trovano di nuovo nei cibi comuni quanto è per loro necessario per il ristabilimento dell’equilibrio organico. J. T. Kent».   

 

 Arnica montana

 

L’essenza floreale di Arnica è efficace nel caso di lesione fisica, mentale, emozionale o spirituale. Si utilizza in seguito a traumi causati da abusi di droghe, in particolar modo quando il sistema nervoso è danneggiato. Nelle situazioni d’urgenza, attenua gli shock e li cura, specialmente quando c’è una lesione fisica. Aiuta a ristabilire e mantiene il contatto con l’ “Io superiore”. L’essenza floreale di Arnica è utile nel caso in cui si debbano superare turbe psichiche provocate da antichi traumi.

 

L’arnica è il fiore solare del culmine della luce solare diurna, è di color giallo oro, da essa si ricava un formidabile olio che riscalda tutto il corpo ed è l’erba del pronto soccorso naturale negli eventi traumatici «il paziente di arnica è bisbetico, preferisce esser sempre solo, non ama conversazioni, né essere avvicinato, poiché teme di essere toccato, essendo tutto indolenzito, o di dover parlare. J.T. Kent». Da queste poche righe già s’intuisce la potente azione solare di tale rimedio che riscalda e scioglie la paura e i traumi «l’arnica è una pianta medicinale veramente universale. Essa trionfa sulle forze del lupo, il lupo tenebroso che minaccia le pure influenze vitali del sole. Wilhelm Pelikan».

  Deve sempre essere usata in forma diluita poiché è tossica allo stato puro. L’arnica, denominata “oro delle montagne”, è una delle piante più utilizzate come rimedio d’emergenza la cui azione ha toccato e salvato personaggi come Goethe «Goethe deve la vita all’arcano ermetico-alchemico che gli viene somministrato, una sola volta, a tarda notte, quando le sue condizioni, dopo che è stato curato a lungo e senza successo, fanno temere la catastrofe. Appena assunto l’arcano subentra la crisi e poi il rapido miglioramento. Alexander von Bernus».

Ma sentiamo le parole di Goethe: «gli elementi sublimi che regnano sulle cime trovano in questa pianta l’essere, interamente formato da essi, che li vive, che li riceve dal mondo vegetale, li perfeziona, li manifesta sotto forma di colore e profumo. Vorrei chiamarlo potere di guarigione. Tra tutte le forze, è l’energia che si trova condensata nell’arnica. Al semplice ricordo sento come si infuoca il cuore. Qui la forza è accompagnata dalla delicatezza delle forme. Non c’è nulla di duro o di legnoso che si oppone alla forza celeste formatrice, questa pianta è stata eletta dal dio solare nella freschezza della vita. Guardate come si apre questo fiore, come si congiunge alla luce, all’incandescenza solare. Consacro dunque l’arnica ad Elio. Ecco la pianta della rapida guarigione, della decisione energica. Se ti è stata fatta violenza dall’esterno, botta o ferita, l’arnica è pronta a soccorrerti. Le forze vitali affluiscono, il polso si rafforza, il cuore riprende coraggio; ciò che è stato perso con emorragie ed ematomi riprende il giusto corso. Muscoli e tendini si distendono, la parte lesa, maltrattata, si rigenera. Canto le lodi dell’arnica ed attraverso la mia voce è la natura infaticabile che dà vita a questo fiore e porta la guarigione, colei che incessantemente genera. Wolfgang Goethe».

  Per uso esterno si ricorre spesso alla sua crema, ma è molto efficace anche la tintura madre diluita con cinque parti d’acqua, applicata sopra fazzoletti o compresse di cotone in caso di contusioni, distorsioni, stiramenti, storte, strappi, lussazioni, tendiniti, slogature, cadute, fratture, ferite, tagli, ecchimosi, sforzi muscolari, herpes ecc. Abbinando anche per via orale l’assunzione della tintura omeopatica a partire dalla quarta decimale (D4), oppure dei granuli in diluizioni anche centesimali 5CH, 7CH, 9CH, 15CH, 30CH, la guarigione sarà più rapida e completa; più si cresce nella diluizione e più si passa dal fisico ai corpi sottili e quindi agli eventi traumatici dell’anima «l’arnica è una pianta che raccoglie in sé le forze solari e le forze luminose provenienti sia dallo spazio che dalle profondità del terreno. Queste forze solari sono altamente rivitalizzanti. Giuseppe Ferraro».

Frasi positive che si riferiscono ed esaltano le proprietà di questa pianta: In me fluisce la vita. Lascio andare il mio passato e ho fiducia nel futuro. Mi arricchisco realmente con le esperienze vissute e provo gratitudine peri ciò che mi hanno insegnato. Ho la forza per cominciare nuovamente.

 

Indicazioni: scollamento dell’Io Superiore dal corpo durante uno shock o un trauma; separazione, stato di perdita dei sensi, mancanza di volontà.

Proprietà: Arnica aiuta a riprendersi da uno shock o da un trauma profondamente radicati, che possono fissarsi nel corpo fisico ed eterico e quindi ostacolare la piena guarigione. Soprattutto durante gli incidenti o le esperienze violente, l’Io Superiore o anima si disunisce dal fisico e può non rientrare in maniera appropriata in alcune parti del corpo, malgrado un recupero apparente. Questo rimedio può essere di aiuto in particolar modo per sbloccare molte malattie di cui non si capisce la causa o psico-somatiche, per le quali una cura specifica è inefficace. Può essere utilizzato anche come rimedio di primo soccorso e a breve termine per permettere un rapido miglioramento del trauma.

  L’arnica è definita la panacea di tutti i traumi, la sua somministrazione deve essere quanto più precoce possibile, va tenuta quindi a portata di mano. Interessante è anche il proficuo ricorso coadiuvante durante episodi di malaria, tifo, appendicite.

 

Hypericum perforatum

L’iperico  è il fiore solare in rapporto analogico con il tramonto dal quale si ricava un formidabile olio rosso, contenuto in essenza nelle numerose sacche che perforano i petali, molto utilizzato per alleviare i dolori dovuti a infiammazione dei nervi, ma anche gonfiori, scottature, colpi di sole, ustioni, ulcere, lesioni, ferite ecc. (grazie all’effetto sinergico, sarà di grande utilità unire all’olio di iperico qualche goccia di olio essenziale di lavanda e tea tree, specialmente in caso di scottature, colpi di sole e ustioni, dermatiti); tutti i nervi traggono giovamento da questa pianta dai fiori gialli così potente da riuscire, se utilizzata in forma omeopatica, ma anche in fitoterapia a prevenire il tetano «l’esperienza ha dimostrato la sua grande efficacia nelle ferite da punta che interessano i nervi di senso. J.T. Kent». Tutte le ferite che toccano i nervi, comprese le irritazioni del midollo spinale e delle meningi, sono ben affrontate dall’iperico; è uno dei più noti antidepressivi ed efficace immunostimolante, migliora la respirazione cellulare «questo farmaco naturale è una benedizione a confronto dei psicofarmaci che normalmente vengono somministrati come tranquillanti e portano oltretutto con sé effetti collaterali incalcolabili sul sistema nervoso centrale e grave pericolo di dipendenza. Barbara e Peter Theiss». Di questa semplice pianta, molto comune lungo i sentieri e le strade di campagna, si utilizzano le sommità fiorite raccolte all’inizio dell’estate con le quali si ricava anche la tintura madre e la pianta totale disponibile in tisana o in capsule.

  L’iperico migliora quindi la depressione e il malumore, è un buon antinfiammatorio, antidolorifico e rinfrescante «questa pianta selvatica è una sorte di arma universale per la difesa della salute, e non dovrebbe mancare in nessuna casa, in nessun balcone e in nessun giardino. Stimola il cervello a utilizzare meglio i precursori degli ormoni della felicità* presenti nella luce. S.J. Buslau - C. Hembd». Mentre occorre cautela in estate poiché l’iperico è un amplificatore della luce solare, possiamo tranquillamente utilizzarlo in autunno ed inverno, unendolo a passeggiate all’aria aperta, proprio in quei mesi in cui il tunnel della luce è più chiuso.

  Gli oli di queste tre piante che abbiamo citato, si ricavano dalla macerazione dei fiori e sommità in olio extra vergine d’oliva per un periodo di almeno 15 giorni. L’olio di camomilla è un buon antinfiammatorio con proprietà distensive, l’olio di arnica stimola e riscalda leggermente tutto il corpo creando il classico manto di calore, l’olio di iperico è particolarmente indicato per le ferite e i dolori muscolari «l’efficacia dell’olio di iperico ai nostri giorni è spesso sottovalutata, come le sue potenzialità terapeutiche. Eppure l’olio in particolare è un rimedio ad ampio spettro. Per chiarirlo basta qualche esempio: le ostetriche esperte consigliano alle gestanti e alle donne che allattano un rimedio del quale le nostre nonne erano perfettamente al corrente. Se prima del parto si spalma olio di iperico sul perineo, se ne accresce l’elasticità, e si potrà in molti casi evitare la dolorosa incisione al momento dell’espulsione del bambino. L’effetto antinfiammatorio dell’olio di iperico è prezioso alla fine dell’allattamento: cura le parti sensibili e può contribuire a evitare l’infiammazione del capezzolo. Contro le scottature, i piccoli traumi sportivi e i soliti graffi che i bambini si procurano tanto spesso l’olio di iperico è un ottimo rimedio di pronto intervento, che non dovrebbe mai mancare nella farmacia di casa. S.J. Buslau - C. Hembd».  

  Abbiamo visto che tutte e tre le piante agiscono beneficamente e diversamente sui nervi, come se in esse vi fossero concentrazioni differenti dell’energia solare, come se ognuna fosse un particolare condensato di luce che vibra ad una certa frequenza, alimentando opportunamente il sistema nervoso «la luce è un alimento indispensabile che produce effetti straordinari sul sistema nervoso. Armido Chiomento».   

 

Frasi positive che si riferiscono ed esaltano le proprietà di questa pianta: La forza della mia luce intima dissipa tutte le mie zone buie, le preoccupazioni e le paure. Sono accompagnato e difeso durante la notte e durante il giorno.

Questo rimedio è particolarmente adatto alle persone soggette ad estensioni di coscienza non collaudate. Questi stati alterati si verificano perché il corpo astrale, non essendo ben fissato a quello eterico e a quello fisico, tende ad espandersi ed estendersi oltre i suo limiti fisici troppo soprattutto durante il sonno. Si verificano così vari disturbi, quali incontinenza notturna, eccesso di sudorazione durante il sonno, incubi, vulnerabilità alle influenze astrali spregevoli e allucinazioni.

L'iperico ristabilisce il contatto con la forza della luce spirituale, rimette in equilibrio i corpi ultrafisici, li purifica e li ancora al veicolo fisico, dona consapevolezza e protezione quando la persona si trova in uno stato di espansione di coscienza.

L’essenza floreale di Iperico sopprime gli incubi e le paure notturne; è quindi di aiuto nel caso si sia vittima di paure collegate al buio (oscurità, paura di morire, ecc.). Calma, protegge e tranquillizza il bambino che ha paura del buio o che ha notti agitate.

A completamento di quanto detto sopra, ricordiamo anche la Calendula, bel fiore del mattino, seguace del sole, usatissima come rimedio specialmente in applicazione locale per tutte le pelli.

 

Matricaria chamomilla 

La camomilla  è il fiore solare in aanalogia con l’alba dalla quale si ricava un formidabile olio blu, sebbene comunemente viene assunta in infusione prima di coricarsi; venerata dagli egizi che la ritenevano il fiore del Dio Sole Horus, questa pianta di cui si utilizzano i capolini è attiva sull’intero sistema nervoso e digestivo che è in grado di rilassare e distendere, calmare e tranquillizzare, liberando dalla paura istintiva, infondendo pace e aiutando a sognare «ogni volta che siamo adirati dovremmo prendere una tazza di camomilla che calma immediatamente. Maria Treben».

I suffumigi di camomilla (inspirazione dei vapori tratti dall’infuso ben caldo) risolvono la sinusite e aiutano a liberarsi dal raffreddore «poiché l’olio essenziale è facilmente volatile ed evapora nel vapore acqueo, i bagni di vapore alla camomilla danno i risultati migliori, sia nelle infiammazioni del basso ventre sia nelle infiammazioni acute e croniche delle mucose del naso, della trachea e dei seni frontali e paranasali. Barbara e Peter Theiss».

Vi consiglio caldamente questi suffumigi alla camomilla la cui preparazione è veramente semplice: fate bollire l’acqua in un tegame e vi ponete in infusione una presa di fiori di camomilla oppure un sacchetto filtro, cioè la classica bustina, quindi inspirate profondamente i vapori caldi che andranno a veicolare le proprietà del calore unite a quelle antiinfiammatorie e antibatteriche della pianta ai bronchi, al naso e ai seni frontali. Continuate a respirare profondamente con il naso fino a quando si sprigiona il vapore dall’infuso, cioè per una decina di minuti; forza e coraggio!. La camomilla è conosciuta da tutti talmente è buona ed efficace, la troviamo nei campi allo stato selvatico con il suo profumo inebriante, in tutti i negozi di erboristeria, luogo ideale in cui dovrebbe essere richiesta proprio per la conoscenza con cui viene incoraggiata  e ovunque anche nei centri commerciali sebbene di qualità inferiore, data la spersonalizzazione con cui viene conservata e venduta in questi luoghi. L’infuso e l’acqua distillata di camomilla sono benefici sulle palpebre e gli occhi infiammati «lo stato costituzionale generale di tal rimedio è caratterizzato da una grande sensibilità. J.T. Kent».

Frasi positive che si riferiscono ed esaltano le proprietà di questa pianta: Abbandono tutte le preoccupazioni e le ansie e mi sento sereno, faccio fronte ad ogni situazione con pace e armonia. Il mio sole interiore mi dona pace e serenità. Vivo e lavoro in armonia con le persone che mi circondano.

Indicazioni: tendenza al blocco nella crescita; incapacità di attuare un cambiamento. Eccessivamente flemmatici e compiacenti si evita di mettersi alla prova in nuove esperienze o nuovi stimoli. Incapacità nel progredire o di effettuare un cambiamento di direzione reale.
Proprietà: dignità, fierezza e energia, mutamenti interiori, capacità di mettere in atto un cambiamento o una trasformazione. Reazione energetica del corpo e dell’anima, aiuta a superare i falsi blocchi che ostacolano il progresso e la trasformazione. Prontezza e capacità di iniziare e portare avanti la crescita trascendente ed emotiva.

Queste sono solo alcune delle numerose potenzialità di questa umile e dolce pianta che vi invitiamo a conoscere di persona.

 

DI SEGUITO LE DIAPOSITIVE DELLA QUINTA LEZIONE

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Ultimo aggiornamento Giovedì 05 Maggio 2016 16:13  

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