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26 aprile 1986: Chernobyl

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Il fallout atomico avvenne nel 1986 e la nube radioattiva si diffuse su tutta l'Europa. Fu come l'esplosione di 500 bombe simili a quelle sganciate su Hiroshima. "Due milioni di persone soffrono ancora oggi per gli effetti dell'esposizione a quelle radiazioni. Di questi 498.000 sono bambini"

 

La ricorrenza di Chernobyl

 

LINKPer seguire giornalmente l'andamento della radioattività

 

Nella notte tra il 25 ed il 26 aprile 1986 il quarto reattore della centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina, esplose. Il disastro, causato dall’immissione di una eccessiva quantità di materiale radioattivo, provocò una dispersione di combustibile alla unità 4 dell’impianto con conseguente esplosione di vapore: in pochi secondi la produzione di energia nel nocciolo del reattore, un RBMK da 1000 MW , superò di 100 volte il livello massimo normale con un aumento enorme della temperatura. La lastra di metallo da 2.000 tonnellate che sigillava la sommità del reattore fu squarciata da due esplosioni che determinarono la diffusione in atmosfera di centinaia di tonnellate di grafite presenti nel nocciolo; l’incendio e la fuoriuscita di materiale radioattivo continuarono nel corso dei 10 giorni successivi. Durante l’esplosione morirono due persone, ma subito dopo altre 187 manifestarono sintomi acuti da irraggiamento e di queste 31 morirono nei giorni seguenti. Gran parte di queste vittime erano i primi soccorritori, i pompieri che tentarono di domare l’incendio. Le stime quantitative dell’esplosione di Chernobyl indicavano che al di là dei muri della centrale fu rilasciata il 3.5% della radioattività totale. Ma secondo dati più recenti tale cifra rispecchia solo la quantità dei radionuclidi “pesanti” scaricati in atmosfera.

 

Effetti sulla salute secondo OMS

 

La strategia di recupero di recupero dell’Onu, lanciata nel 2002, ha fornito a tutte le agenzie che ne fanno parte e alla comunità internazionale una ambientazione per la ricostruzione delle aree più colpite di Bielorussia, Russia e Ucraina. Il Chernobyl Forum, che ha proposto questa strategia, si è concluso con analisi separate dei diversi aspetti sotto cui si può analizzare l’impatto dell’incidente di Chernobyl: gli effetti sulla salute (Oms), le conseguenze ambientali (Agenzia internazionale per l’energia atomica, Iaea) e le ripercussioni socio-economiche (Programma di sviluppo delle nazioni unite, Undp). Il rapporto dell’Oms intitolato Effetti sulla salute dell’incidente di Chernobyl e Programmi speciali di sanità (1,66 Mb) è il risultato di questo sforzo.

 

Leggi anche la sintesi dei dati sull’impatto sulla salute (in italianoin inglese).

 

Secondo il rapporto dell’Oms, finora, nei Paesi più danneggiati, sono stati diagnosticati circa 5.000 tumori tiroidei, in persone che all’epoca della disgrazia erano bambini o adolescenti. Nuovi casi di cancro alla tiroide sono verosimilmente previsti nei prossimi decenni. L’Oms stima che ci potrebbero essere 9.000 morti per cancro in eccesso imputabili all’incidente di Chernobyl tra le persone appartenenti alle squadre di emergenza, tra gli evacuati e i residenti delle regioni ad alta e bassa contaminazione di Bielorussia, Russia e Ucraina.

 

Dopo l’incidente 116.000 persone sono state evacuate dalla zona. Inoltre, negli anni seguenti, 230.000 individui sono stati trasferiti dalle zone fortemente contaminate verso altre realtà.

 

Lo studio dell’Istituto superiore di sanità italiano

 

Uno studio dell' Istituto superiore di sanità dimostra che le conseguenze sanitarie dell' incidente sono state ben più gravi di quanto si sostenne dieci anni fa . Le conseguenze della nube di Chernobyl sulla salute degli italiani non sono state, e non saranno, "irrilevanti", come fu detto e ripetuto all' indomani della catastrofe da tecnici e ricercatori preoccupati di tutelare l' immagine dell' industria elettronucleare nel nostro Paese. Il numero dei morti per i cancri indotti dalla contaminazione radioattiva non e' stato, e non sarà , di "appena qualche decina", come fu calcolato sulla base delle prime rilevazioni. Ora c' e' un largo consenso scientifico sul fatto che le vittime italiane di Chernobyl saranno complessivamente circa 3000 (decessi in parte già avvenuti e in parte attesi).

 

L’Italia uno dei paesi più colpiti dalla radioattività di Chernobyl 

 

L' Italia fu fra i paesi della Comunità europea più colpiti dalla nube radioattiva di Chernobyl. Siamo al terzo posto dopo la Grecia e la Germania, ma molto prima di Irlanda, Olanda, Danimarca, Lussemburgo, Belgio, Francia, Gran Bretagna, Spagna e Portogallo. Lo si apprende da un rapporto pubblicato in questi giorni dalla Commissione di Bruxelles e nel quale si analizzano le conseguenze dell' incidente nella centrale nucleare sovietica.



Il rapporto della Cee utilizza il sieverts, l' unità di calcolo dell' esposizione globale alla radioattività. Risulta che le dosi effettive medie assorbite nel primo anno dopo Chernobyl e da un neonato sono di 420 sieverts in Grecia, 230 in Germania e 160 in Italia. Il valore resta immutato in Grecia per i bambini di età superiore ad un anno e i ragazzi, diminuisce a 200 in Germania ma aumenta a 180 in Italia. Per gli adulti si scende in Grecia e Germania, rispettivamente a 370 e 190 sieverts, ma si sale a 210 in Italia che conquista così il secondo posto. La media di sieverts per gli adulti calcolata sui cinquanta anni ricolloca però il nostro paese al terzo posto.

 

Incidenza sulla Tiroide.

L’operazione più comune e diffusa negli ospedali italiani è quella effettuata per porre rimedio ai disturbi della tiroide. Gli interventi di questo tipo, soltanto in Italia, sfiorano i trentamila all’anno, tanto da essere divenuti operazioni di routineper i medici.
Nell’ultimo decennio i ricoveri per sottoporsi ad intervento alla tiroide sono aumentati addirittura di un terzo.
E’ quanto emerso nel corso dell’XI congresso multidisciplinare di Scanno dal tema: 
Gli ultimi 2 lustri ci hanno cambiati?.

La ghiandola, definita spazzino, per la sua capacità di filtrare i contaminanti ambientali presenti nell’atmosfera si ammalerebbe di più proprio per l’aumentato tasso di inquinamento nell’aria che respiriamo.
Gli interventi non a caso hanno subito un incremento soprattutto dopo la fuoriuscita di scorie radioattive a Chernobyl, che ha provocato un aumento dei tumori tiroidei.

 

Documentazione sulla prevenzione

erboristica delle malattie indotte da radioattività

Allegati:
Accedi a questo URL (http://www.fisicamente.net/DIDATTICA/chernobyl_lobby.pdf)chernobyl_lobby.pdf[Relazione alternativa]78 Kb

Ultimo aggiornamento Martedì 26 Aprile 2011 10:43  

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