Cambiare il veleno in medicina
Il concetto "cambiare il veleno in medicina" è riferito alla possibilità, dataci dalla pratica buddista, di trasformare situazioni negative, difficili e fonte di sofferenza in qualcosa di positivo. Nel suo significato più fondamentale, "cambiare il veleno in medicina" si riferisce alla trasformazione degli impulsi illusori in Illuminazione.
Spesso nella vita incontriamo situazioni che ci fanno soffrire e ci possiamo sentire come "avvelenati" dai nostri stessi sentimenti. La dottrina buddista vede l'uomo percorrere costantemente i tre sentieri di illusioni, karma e sofferenza. Si chiamano "sentieri" perché l'uno conduce all'altro in un circolo vizioso.
Ci sono molti metodi per “svegliare” l’energia, purificarla per “rimuovere” lo squilibrio e per “promuovere” la guarigione: praticare la meditazione, usare i cilindri di preghiera, accendere l’incenso, attaccare le bandiere di preghiera sono più vicini alle tradizioni popolari mentre l’agopuntura, la moxibustione e l’erboristeria necessitano di approfondite conoscenze, ma sono altrettanto utili per la cura della malattia. Gli antichi insegnamenti ci raccontano che soltanto praticando la medicina di Buddha, o soltanto vedendo un’immagine di Bhaishajyaguru, o sentendo pronunciare il suo nome si possono ottenere benefici inimmaginabili.
Meditare sul Buddha della Medicina, il Supremo Curatore (o Sangye Menla in tibetano) è non solo un metodo molto potente per curare e aumentare le capacità curative proprie e altrui, ma anche per superare le malattie interiori dell’affezione, dell’astio e dell’ignoranza.
È quindi molto venerato per alleviare le malattie e le sofferenze fisiche e mentali.
Nel buddhismo tibetano il potere del Buddha della Medicina è la benedizione più potente per curare e per risvegliare l’innata saggezza curativa che è presente in ogni individuo.