Erba TiSana

  • Aumenta dimensione caratteri
  • Dimensione caratteri predefinita
  • Diminuisci dimensione caratteri
Home Notizie Ultime La vitamina della Luce

La vitamina della Luce

E-mail Stampa PDF

antiossidanti | radioprotezione

Valutazione attuale: / 2
ScarsoOttimo 

La vitamina B2 o riboflavina si considerare come la vitamina della LUCE.

 

VITAMINA B2 - Riboflavina - Lattoflavina - (idrosolubile)

 

La vitamina B2 o riboflavina si può considerare la vitamina della LUCE (Biofotoni), in quanto regolatrice e tutela nei confronti degli eccessi delle irradiazioni elettromagnetiche luminose, in particolare nelle fasi estreme, ultravioletti e infrarossi, alteranti le normali forme di vita.

LA TERAPIA DEI BIOFOTONI

La teoria dei biofotoni, propugnata dal fisico Popp, sulle tracce di un’intuizione ardita già esplicitata dal russo Gurwitsch circa sessanta anni fa, offre la credibile interpretazione, suffragata ormai da molteplici esperimenti, del fatto che l’evento biologico primario alla base della vita, e anche delle alterazioni che portano alla malattia, è un evento fisico di natura elettromagnetica

Tutti i sistemi viventi presenterebbero una debolissima emissione di “quanti energetici” che interessano i loro fenomeni vitali, e perciò detti “biofotoni”, che si propagano con la velocità della luce. La loro esistenza ci consente di comprendere l’elevato passaggio di informazioni dentro la cellula stessa e tra cellula e cellula, indispensabili per avviare il metabolismo, la crescita e la differenziazione cellulare.

I biofotoni rappresentano così, nell’ambito della cellula e dei rapporti intercellulari, un vero e proprio linguaggio per la trasmissione di informazioni in codice. Anche i processi enzimatici, essenziali per la dinamica del buon funzionamento della cellula, sarebbero guidati da segnali elettromagnetici. Non l’ultima anche l’informazione genetica, che regola la formazione di cellule specializzate a svolgere determinate funzioni, sarebbe determinata, fra l’altro, da fattori elettromagnetici.


La riboflafina (vit. B2) è costituita da due sostanze: riboso, zucchero a cinque atomi di carbonio e flavina, composto eterociclico azotato. Aiuta a trasformare il cibo in energia pronta da utilizzare e favorisce la crescita e lo sviluppo regolare dell’organismo. Se manca questa vitamina non si possono formare nuovi tessuti nè riparare quelli danneggiati.

 

La riboflavina è facilmente assimilata attraverso le pareti dell'intestino tenue. Viene poi trasportata dal sangue ai tessuti del corpo e eliminata con le urine. Piccole quantità di riboflavina si trovano nel fegato e nei reni, ma non viene immagazzinata nell'organismo in dosi rilevanti e deve essere quindi fornita regolarmente dalla dieta. Il latte, che è una buona fonte di riboflavina, è un alimento soggetto a tipiche variazioni stagionali (in estate quando aumenta l’irradiazione luminosa, tale contenuto aumenta), in rapporto diretto al tipo e al luogo (altezza) di foraggio utilizzato nell'alimentazione del bestiame. La riboflavina è una vitamina fotosensibile, questo vuol dire che se viene esposta alla luce inizia una sequenza di reazioni chimiche.

Le principali fonti sono: il lievito di birra, il latte, il fegato, il rene e il cuore di diversi animali, le uova e i vegetali a foglie verdi. 

L'alcol ne inibisce l'assorbimento; caffeinateofillinasaccarinatriptofanovitamina C, urea ne diminuiscono la biodisponibilità .

 

FATTORI CHE NE PROVOCANO LA DISTRUZIONE:

La carenza vitaminica di riboflavina è la più diffusa. Essa può derivare da uno o più dei seguenti fattori:

- Alcool       

- Tabacco

- Eccessivo consumo di zucchero

- Caffè

- Contraccettivi orali      

- Farmaci contenenti Zolfo

- Stress

- I suo peggiori nemici sono le radiazioni ultraviolette 

- Le alte temperature di cottura degli alimenti: forno ecc

 

Fonti alimentari

La vitamina B2 è presente in molti alimenti sia vegetali che animali. Di seguito un elenco di alcuni alimenti contenenti buone quantità di vitamina B2 (mg/100 g): 

Lievito di birra (secco) - 4,2

Fegato (bovino) - 3,3

Fegato (suino) - 2,98

Fegato (equino) - 2,88

Rene (bovino) - 2,25

Latte (di vacca, in polvere, parzialmente scremato) - 1,8

Latte (di vacca, in polvere, scremato) - 1,8

Lievito di birra (fresco) - 1,65

Latte (di vacca, in polvere, intero ) - 1,31

Cuore (suino) - 1,27

Cuore (equino) - 0,91

Cuore (bovino) - 0,89

Cuore (ovino) - 0,8

Pappa reale - 0,75

Maiale (leggero, bistecca, cruda) - 0,7

Germe di frumento - 0,61

Radicchio verde - 0,53

Soia (secca) - 0,52

Camembert - 0,52

Maiale (leggero, bistecca, saltata in padella) - 0,5

Pecorino - 0,47.

 

Le principali funzioni della vitamina B2 

Le principali funzioni della vitamina B2 sono quelle di favorire l'utilizzazione energetica dei macronutrienti assunti con l'alimentazione, la conservazione dell'integrità del sistema nervoso, della cute e degli occhi; la riboflavina promuove inoltre uno sviluppo e una crescita regolari, ha effetto antimalarico e può avere una certa efficacia in alcuni tipi di malattie infettive, nella gastrite e in alcune patologie epatiche. Un'integrazione di riboflavina può inoltre essere considerata in particolari categorie di soggetti (persone anziane, soggetti sportivi o individui che svolgono professioni particolarmente pesanti, soggetti con malattie croniche logoranti oppure reduci da interventi chirurgici, donne che assumono contraccettivi orali oppure estrogeni, donne in stato interessante o che allattano e soggetti con ustioni particolarmente gravi).

La riboflavina ha dato sollievo anche a bambini che soffrivano di eczema. Dosaggi aumentati di riboflavina sono necessari per l’ipertiroidismo, le febbri, lo stress da ferite ed interventi chirurgici, malassorbimento. Gli etilisti traggono giovamento dall’assunzione di riboflavina. La riboflavina svolge un ruolo protettivo contro il cancro e l’anemia, protegge chi pratica sport dai danni dei radicali liberi e migliora le prestazioni degli atleti. La vitamina B12, C, l’acido folico e la riboflavina contenuta negli alimenti possono potenziare il funzionamento cerebrale.

 

EFFETTI DOVUTI A CARENZA:

La carenza di Vitamina B2 può verificarsi in presenza di deficit di proteine e elevato consumo di grassi

 

-        Fotofobia

-        Congiuntivite

-        Caduta dei capelli

-        Infiammazione della cornea

-        Inadeguata sintesi proteica

-        Ragadi agli angoli della bocca

-        Labbra secche, lucide e arrossate

-        Dermatosi seborroica attorno al naso

 

LA VITAMINA B2 PUO’ ESSERE EFFICACE NELLA CURA DELLE SEGUENTI MALATTIE:

Organi

Malattie

Apparato intestinale

Diarrea

 

Vermi

Articolazioni

Artrite

Capelli/cuoio capelluto

Calvizie

Cervello/sistema nervoso

Morbo di Parkinson

Neurite

Sclerosi multipla

Vertigini

Gambe

Crampi

Ghiandole

Esaurimento surrenale

Occhio

  


Abbassamento della vista

Congiuntivite

Glaucoma

Lacrimazione eccessiva

Cecità notturna

Cataratta

Orecchio

Sindrome di Ménière

Pelle

Acne

 

Dermatiti

 

Piaghe da decubito

 

Ulcere

Polmoni/apparato respiratorio

Influenza

Reni

Nefrite

Sangue/apparato circolatorio

Diabete

Sistema riproduttivo

Vaginite

Stomaco

Dispepsia

 

Ulcera peptica

Generale

Cancro

Etilismo

Pellagra

Ritardi nella crescita

Stress

 

 

Assunzione di riboflavina (vitamina B2) ed emicrania

Un deficit del metabolismo energetico a livello mitocondriale, con conseguente alterazione del metabolismo dell’ossigeno, potrebbe avere un ruolo nella patogenesi dell’emicrania. E’ stato quindi ipotizzato che alte dosi di riboflavina (vitamina B2) potessero presentare un’azione positiva sugli attacchi emicranici, in quanto la ribofllavina svolge un ruolo chiave nell’apporto di ossigeno alle cellule in cui avvengono i processi di trasformazione delle sostanze nutritive: grazie ad essa l’O2 riceve gli elettroni e gli H+ derivanti dall’ossidazione del Ciclo di Krebs.

 

VERSO LA GUARIGIONE DEL CHERATOCONO CON LA RIBOFLAVINA
Questa nuova metodica per la cura del cheratocono evolutivo (
Il cheratocono è una malattia degenerativa della cornea), sembra arrestarne o rallentarne la progressione. Essa appare molto promettente per la risoluzione del cheratocono, migliorando l'acutezza visiva nel 65% dei pazienti trattati.

 

Riboflavina e disturbi alla vista.

 La riboflavina riveste un ruolo importante nella prevenzione di alcuni disturbi visivi, specialmente delle cataratte.  Inoltre è un componente del pigmento retinico dell’occhio, e partecipa al processo di adattamento alla luce. Una carenza di riboflavina può produrre un arrossamento degli occhi, congiuntiviti, ed anche come dicevamo cataratte ovvero l’opacizzazione dell’occhio con perdita di trasparenza del cristallino e conseguente diminuzione o perdita della vista. Donne denutrite, alla fine della gravidanza soffrono spesso di disturbi visivi, sensazione di bruciore agli occhi, eccessiva lacrimazione e difetti alla vista. Queste condizioni possono essere migliorate integrando la dieta con alte dosi di vitamina B2.In un recente studio su 47 pazienti che soffrivano di una serie di disturbi alla vista. Erano sensibili alla luce, soffrivano di stanchezza agli occhi (o tensione), sensazione di bruciore e fatica nella vista; i loro occhi erano spesso pieni di acqua. Sei di essi presentavano cataratte.

Risultati. Entro 24 ore dalla somministrazione di riboflavina i sintomi cominciarono a scomparire e, dopo due giorni, anche la sensazione di bruciore e gli altri disturbi. Tutti gli scompensi venivano gradualmente curati. Quando la riboflavina fu tolta, i sintomi riapparvero gradualmente e di nuovo furono curati con somministrazione di riboflavina.

 

Riboflavina antiossidante.

Uno degli aspetti più interessanti della riboflavina, è il suo ruolo protettivo, insieme ad un enzima chiamato glutatione reduttasi, nei confronti dei radicali liberi (elementi che attaccano il corpo in modo distruttivo). La vitamina B2 lavora anche come antiossidante che cattura e distrugge le cellule anormali nel corpo, come quelle che causano il cancro. 

 

La riboflavina viene ingerita sotto forma di coenzima e l'acidità gastrica insieme agli enzimi intestinali determinano il distacco delle proteine enzimatiche dal FAD (flavina adenina di nucleotide) e dal FMN (cofattore Flavina mononucleotide)  rilasciando la vitamina in forma libera.

 

Nel sangue la riboflavina è presente sia in forma libera che come FMN e viene trasportata legata a diverse classi di globuline, principalmente IgA, IgG, IgM; sembra che durante la gravidanza siano sintetizzate diverse proteine capaci di legare le flavine.

 

Dato il ruolo centrale di questa vitamina nel metabolismo energetico, il fabbisogno di riboflavina viene calcolato in funzione delle calorie introdotte (circa 0,6 mg/1000 kcal). Caratteristica della riboflavina è la sua sensibilità alla luce. Questa è la ragione per cui il latte dovrebbe essere venduto in involucri che lo mettano al riparo dalla luce. 

 

Ultimo aggiornamento Lunedì 28 Maggio 2012 21:05  

escort bayan muğla aydın escort bayan escort bayan anakkale balıkesir escort bayan escort tekirdağ bayan escort bayan gebze escort bayan mersin buca escort bayan edirne escort bayan