La Griffonia e il triptofano

Sabato 22 Settembre 2012 11:17 Ultime
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antiossidanti | immunostimolazione | pineale

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La griffonia (Griffonia simplicifolia) è una pianta nativa delle regioni tropicali dell'Africa centroccidentale

  Il triptofano e la ghiandola pineale

La ghiandola pineale fa da "interfaccia" fra la psiche e il corpo; è infatti una struttura neuro-endocrina (molti ormoni agiscono anche come neurotrasmettitori e vice versa), composta da una parte nervosa e da una parte ghiandolare endocrina...semplificando:
-la parte ghiandolare ha il compito di secernere vari ormoni che servono a regolare, direttamente o indirettamente, la funzione ormonale di tutte le più importanti ghiandole endocrine (ovaie, surreni, tiroide, testicoli ecc...)...
- la parte nervosa ha il compito sia di "verificare" la parte ghiandolare in modo che il sistema ormonale funzioni bene (seguendo i ritmi giorno-notte, quelli mensili ecc..), sia di resettare il ritmo sonno-veglia secernendo i neurotrasmettitori conformi al momento giusto (serotonina quando c'è luce e melatonina al buio; serotonina e melatonina sono entrambe derivati dell'amminoacido triptofano e possono essere convertite l'una nell'altra, o in altri neurotrasmettitori meno conosciuti

Triptofano e serotonina

Diversamente da altre ghiandole endocrine, la cui attività è sottoposta ad un meccanismo di regolazione umorale per mezzo di sostanze trasportate dal sangue, l'attività della pineale viene modulata direttamente da impulsi nervosi provenienti dalla retina tramite la noradrenalina (presente nelle cellule nervose e necessaria per trasferire il segnale della fibra nervosa alla superficie della cellula). Soprattutto la pineale, a causa della sua sensibilità ai fotoni ed ai campi elettromagnetici, si attiva attraverso la luce proveniente dall'esterno metabolizzando il triptofano (aminoacido aromatico essenziale non sintetizzabile dall'uomo che deve immetterlo nel proprio corpo per mezzo del cibo) fino a trasformarlo in serotonina.

La serotonina successivamente viene trasformata in N-acetilserotonina dall'enzima n-acetiltransferasi e quindi trasformata in melatonina dall'enzima idrossi-o-metiltransferasi durante le ore notturne.

La melatonina è stata riconosciuta come il più potente antiossidante naturale in grado di ostacolare i radicali liberi e rallentare la nostra vecchiaia. La melatonina è inoltre un ottimo sonnifero e calmante e un'alleata per le nostre difese immunitarie e per il nostro umore (al momento non sono ancora stati scoperti effetti nocivi accertati).

Alcuni ricercatori, valutandone le proprietà ipnotiche dovute alla sua natura chimica simile agli allucinogeni, hanno suggerito la sua connessione nei processi mentali/stati di coscienza extrasensoriali. Ma, ad un'analisi più profonda, ci sono forti sospetti che non sia la melatonina in sé a permettere questi stati di coscienza potenziata, tanto agognati nelle dottrine mistiche, ma la sua trasformazione in un'altra ben più caratteristica struttura molecolare chiamata pinolina..

L'insulina facilita l'assorbimento da parte del cervello del triptofano, precursore chimico della serotonina e della melatonina

La pineale e l’attività onirica.

Questa attività così interessante ovviamente è vista come un intralcio dalle aziende farmaceutiche produttrici di psicofarmaci che, trovandosi di fronte ad una sostanza priva di effetti nocivi e impossibile da brevettare perché di origine naturale, hanno subito, negli ultimi tempi, un notevole calo delle vendite dei loro medicinali super brevettati. Per salvaguardare i propri interessi economici e mantenere la sovranità su una massa di "automi malaticci", non hanno quindi esitato a promuovere l'applicazione del Codex Alimentarius, uno strumento coercitivo  e sleale che entrerà in vigore al più presto e che, tra le altre cose, metterà progressivamente fuori legge gli odiati (dalle multinazionali del farmaco) integratori.


Esistono altre sostanze prodotte della ghiandola pineale a cui si attribuiscono proprietà  stupefacenti nel senso di fenomenali e illuminanti. Il DMT (dimetiltriptammina) e come già accennato la pinolina (o pinealina), sono tra questi i più potenti. Il DMT è una sostanza psicotropa esistente in natura che si può estrarre da diverse piante e gli effetti psichedelici di chi lo sperimenta hanno breve durata ma elevata intensità. Questo neurormone permette la presa di distanza dall'ego, il riconoscimento della propria personalità come solo un accessorio del nostro più elevato essere, l'espansione della coscienza e l'interazione con altre dimensioni. Studi condotti negli anni '50 sullo sciamanesimo rivelano che nel corpo di presunti mistici sono state osservate concentrazioni pressoché costanti di questo neurotrasmettitore mentre nelle persone normali il suo rilascio è occasionale ed esclusivamente notturno.


La pinolina è un ormone prodotto dalla trasformazione della melatonina, concorre all'induzione della fase REM del sonno, al processo che da luogo ai sogni lucidi e alle esperienze connesse con una coscienza extracorporea. In sostanza, libera l'accesso alla consapevolezza mentre sogniamo superando gli schermi della mente. Facilita la nostra necessità di "ricaricarci" in dimensioni più elevate durante il sonno profondo in interazine con altri specifici ormoni pineali.

C’è da dire che, per chi non lo sapesse ancora, che ogni notte, quando andiamo a dormire e ci accingiamo a sognare, siamo tutti dopati ILLEGALMENTE poiché la DMT, nonostante venga prodotta in piccole quantità e in modo del tutto naturale dal nostro organismo, è una sostanza intenzionalmente dichiarata PROIBITA dall’Inquisizione Farmocratica ed etichettata come PERICOLOSA, e cioè vale un preciso messaggio/intimazione: NON SOGNARE ed è proprio quello che la maggior parte delle persone normali eseguono.

Al contrario passiamo attivare la capacità di sognare, requisito di una pineale attiva, per mezzo di tecniche particolari come la meditazione in una camera accuratamente oscurata (Dark Room) in cui i partecipanti isolano consapevolmente i loro corpi da qualsiasi fonte di luce (fotoni), per tutta una durata stabilita. Questo isolamento comprende la combinazione di una dieta ricca di triptofano, la materia prima da cui la ghiandola pineale sintetizza la melatonina, da cui provengono le visioni dei sogni.

Questa dieta inoltre evita l’assunzione di tiramina, che è presente negli alimenti che giornalmente assumiamo, come i prodotti caseari e vino ad esempio. Ciò accade perché le beta-carboline - la famiglia contenenti armina, armalina e tetraidroarmalina - generate nella pineale, sono inibitori della monoaminoossidasi (MAO) che normalmente ci proteggono dalla tiramina, rendendola così inoffensiva. Il risultato di questo ritiro nel buio, è la riapertura della Ghiandola Pineale come quando eravamo nella pancia della madre, ma che verso la fine della pubertà, incomincia ad atrofizzarsi fino ad arrivare a sclerotizzarsi e smettere di funzionare addirittura del tutto.

 Il triptofano negli alimenti

Cibi particolarmente ricchi in tiramina sono i formaggi fermentati e stagionati, tanto che a lungo si è parlato di un "effetto formaggio" associato allo scatenarsi delle crisi emicraniche, che compromettono anche la pineale. Altri cibi che contengono elevate quantità di tiramina sono i seguenti: estratto di lievito, conserve di pesce (sardine, aringhe, tonno) vini, birra, banane, uva, semi di soia, nocciole, avocado, oli di semi vari, patate e fra le verdure spinaci, cavoli, pomodori. Il contenuto in tiramina di alcuni alimenti è riportato in tabella I.

TABELLA I. Contenuto medio in tiramina di alcuni alimenti inibizione serotonina.

ALIMENTO

CONTENUTO MEDIO IN TIRAMINA
(per 100 g di alimento)

Aringhe

303 mg

Estratto di lievito

150 mg

Cheddar

146 mg

Patate

84 mg

Uva

69 mg

Cavolo

67 mg

Tonno

57 mg

Emmenthal

51 mg

Cavolfiore

40 mg

Grana

29 mg

Spinaci

25 mg

Pomodoro

25 mg

Pecorino

24 mg

Camembert

20 mg

Brie

18 mg

La Griffonia e il triptofano

 

Si è scoperto che la griffonia contiene discrete quantità di 5-HTP (5-idrossitriptofano; il 5-HPT è un aminoacido essenziale precursore della serotonina e un intermedio della biosintesi del triptofano; la trasformazione del 5-HTP in serotonina avviene per mezzo dell'enzima L-aminoacido-decarbossilasi aromatica con la partecipazione della vitamina B6; tale trasformazione avviene sia nello stomaco che a livello di sistema nervoso); la scoperta fece entrare la griffonia nel novero delle sostanze fitoterapiche più gettonate; gli usi cui essa è destinata sono quelli antidepressivo e anoressizzante.

 Già negli anni ’60 quindi con le analisi effettuate sui semi di Griffonia si è evidenziato la presenza di diversi derivati dell’indolo tra cui: 5-D-idrossi-L-triptofano (5-HTP), acido indolo-3-acetilaspartico e acido 5-idrossi-indolo-3-acetico (HIAA). Quello presente in maggior quantità nella Griffonia è il 5-idrossitriptofano (5-HTP), un precursore della 5-idrossitriptamina (5-HT), più conosciuta come serotonina.

I fattori che possono inibire il primo passaggio dell’idrossilasi sono diversi: carenza di Vitamina B6, eccesso di cortisolo, stress, deficienza di magnesio ed incremento del livello di altri metaboliti del triptofano. Utilizzando pertanto 5-HTP è possibile arginare l’ostacolo rappresentato dall’enzima triptofano idrossilasi che catalizza il passaggio e che risulta essere limitante per la sintesi di serotonina.

Griffonia simplicifolia e triptofano

I semi della pianta africana Griffonia simplicifolia sono utilizzati per produrre 5-idrossitriptofano, a disposizione dei consumatori  come integratore vantaggioso per agire sul tono dell'umore, ridurre l'ansia e le vampate di calore, combattere l'obesità e migliorare il sonno. Alcune persone la assumono per affrontare il disturbo da deficit di attenzione. Il nostro corpo ricava come abbiamo visto il  5-HTP dal triptofano. Esso è un amminoacido essenziale, il che significa che deve essere ottenuto tramite gli alimenti. Il tuo corpo converte il 5-HTP (da triptofano) in neurotrasmettitori regolatori dell’umore e del comportamento con la mediazione della serotonina biologica,  l'Università del Maryland Medical Center come molte altre università ne hanno comprovato la funzionalità. Supplementi derivatida semi di Griffonia simplicifolia hanno lo scopo di aumentare i livelli di serotonina nel cervello. 

La Griffoniaè infatti oggi utilizzata con buoni risultati per il trattamento di depressioni lievi o moderate (ovviamente dopo un consulto medico), anche associate ad ansia, nelle depressioni stagionali, nell'insonnia e nei disturbi del sonno che così di frequente sono associati ad alterazioni del tono dell'umore. 
Alcuni studi in particolare hanno evidenziato che la Griffonia migliora la qualità del sonno incrementando la "fase REM", quella in cui si sogna. 
L'uso della Griffonia si è rivelato utile anche nel contrastare la cosiddetta "fame compulsiva" o "fame nervosa", che provoca spesso un desiderio incoercibile di cibo, in particolare carboidrati, e in special modo gli zuccheri semplici contenuti nei dolci. 

E' importante sottolineare che il 5-HTP fornito dalla Griffonia non ha evidenziato, anche a dosaggi elevati, manifestazioni negative; la Griffonia presenta inoltre l'indubbio vantaggio di non indurre assuefazione o dipendenza.
La Griffonia è spesso associata ad altre piante contenenti principi attivi ad azione rilassante, sedativa, antidepressiva, come MelissaPassifloraRodiolaIperico, con una sinergia di azione che ne completa ed esalta l'efficacia. 

Studi pubblicati nel "Journal of International Medical Research" nel 1990 hanno altresì indicato un miglioramento dei sintomi della fibromialgia comprovata sui partecipanti alla ricerca che sono stati trattati con griffonia. Questo risultato è stato riferito come conseguenza dell’aumento dei livelli di serotonina

I benefici della Griffonia si ripercuotono positivamente anche sulla parte fisiologica dell'individuo; vengono infatti efficacemente contrastati stati di emicrania, tensione muscolare, invecchiamento (grazie alle sue proprietà antiossidanti) e addirittura Morbo di Parkinson, sulla base del fatto che in questa malattia è presente un deficit di Dopamina, ma anche di Serotonina.

Quella che segue è una lista di nove tipi di alimenti che contengono triptofano:

Come potete vedere dalla lista di qui sopra, carne e prodotti caseari sono forse le due fonti principali di triptofano. Ma vegetariani e vegani non disperino: esiste una varietà di alimenti che possono fare al loro caso. Se siete vegani, consumate senza paura grandi quantità di legumi, noci , semi e derivati della soia. Se invece siete vegetariani, potrete contare anche sull’apporto di formaggio, latte e uova, tutti ottimi alimenti ricchi dell’aminoacido in questione.

TABELLA II. Contenuto medio in triptofano di alcuni alimenti con icremento della serotonina.


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Ultimo aggiornamento Venerdì 01 Luglio 2016 10:31  
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