IL RAPPORTO SALUTE-MALATTIA

Domenica 08 Agosto 2021 19:24 Maurizio Ultime
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Una visione vitalistica e filosofica dell'arte medica 

IL RAPPORTO SALUTE-MALATTIA

Una visione vitalistica e filosofica dell'arte medica contiene inevitabilmente la revisione di alcune nozioni autorizzate e apparentemente indiscutibil;i  e ancora, la rivalutazione di principi ritenuti inadeguati e antiquati da una parte della medicina moderna.
Il modo stesso di guardare oggi alla salute e alla malattia ci sembra deviante; la salute non è più considerata secondo il principio di essere la manifestazione di uno stato psicofisiologico normale in quanto ricerca della condizione di armonico equilibrio, ma è contrassegnata da una impronta di eccezionalità.


Paradossalmente, nel momento in cui la malattia risulta ovviamente dall'assenza di salute, quest'ultima è proposta in modo martellante come uno stato subordinato all'assenza di malattia.
Questa concezione è fondata su un'inversione di causa ed effetto derivante dalla uniformazione alle leggi della misura del valore pratico o economico piuttosto che a quelle della qualità.
Se acconsentiamo che la salute è attiva solo quando non viene rilevata alcuna patologia o sintomo, la poniamo sullo stesso piano della malattia, la malattia diventa in ogni caso il termine di raffronto.

Quindi il modello dell'essere sano non potendo esprimere un proprio specifico stato e fondamento di realtà (sono in salute perché sto bene) viene alterato con l'equivoco intimidatorio del considerarsi sano perché per il momento non ho una malattia che mi fa stare male.

Taluni considereranno questo accenno futile; non si tratta però di una banale controversia sul valore di una enunciazione, ma di un modo di considerare che determina quale sarà il metodo dell'intervento terapeutico. Il rapporto salute/malattia può essere accostato anche alla percezione di pieno e vuoto, essa per analogia, consente di vedere la salute come uno stato di “completezza”, di pienezza, di equilibrio; se questi stati diventano carenti, allora si presenta il vuoto, ovvero la malattia.

Dai principi della fisica sappiamo che il pieno esiste di per sé, prioritariamente, mentre il vuoto nasce solo come risultato dell'assenza di un pieno. Pieno e vuoto non possono quindi essere intesi in un reciprocità antagonista, poiché la consistenza del secondo dipende dalla privazione del primo che è di per sé autosufficiente. La relazione è analoga tra luce e oscurità, quest'ultima essendo "in vigore" solo in difetto della prima.

Il rivolgere l’attenzione alle cause e agli effetti, ci favorisce l’attenta valutazione della modalità e del compito della malattia, la cui oggettività appartiene al particolare modo con cui il soggetto, l’individuo costruisce la propria realtà soggettiva e che soprattutto ha origine da un difetto, da una imperfezione che deve quindi essere compensata. Una risoluzione terapeutica esemplare, integrale si indirizzerà sulla reintegrazione della salute del paziente (riorganizzazione del simbolico) distogliendo la concentrazione dalla malattia (il vuoto ciò che è debole o esaurito), che è solo un segnale della carenza da colmare.

Comunque, la salute di un individuo non è uno stato fisso, stabile, ma l'espressione di un equilibrio specifico, con tutto ciò che questo implica di particolare e difficoltoso. Quando allora si renderà necessario, in caso di alterazione di questo equilibrio, valersi di determinati rimedi, questi devono essere corretti e precisamente quelli specifici del malato e non, di badi bene, quelli associati alla malattia. Nessun protocollo può essere adeguato se significa una verifica sperimentale accertata solo sulla malattia anche se sembra pertinente alla massima specificità delle sue caratteristiche.

Quello che è fondamentale è non soffermarsi su una carenza, un difetto, un’ombra, ma chiedersi cosa possa rinnovare la pienezza, attraverso una o più virtù naturali, la luce o energia. Questi stimoli saranno adattati ovvero scelti secondo l’individualità originale del paziente per operare come catalizzatori delle sue potenzialità personali immunitarie, energetiche e di carattere, e non solo come temporanee sostituzioni di carenze del processo biologico. Qui troviamo i principi della medicina esperienziale, pratica ma sottile sostenuta da Hahnemann e i fondamenti esaltati e perfezionati dalla sua dottrina omeopatica.

In definitiva, un trattamento prescritto per un paziente deve essere personale, individuale, esclusivo poiché precisamente anche il suo stato di salute, è espressione irripetibile, unica e peculiare della gestione biologica, psicosomatica, affettiva e spirituale della sua esistenza. La buona direzione impartita per il riequilibrio salutare testimonierà la connessione dei fattori fisici, psichici e spirituali che determinano l'esistenza e assicurano la singolare coerenza della presenza e dell’arco vitale di ogni individuo. Se questa coerenza è minacciata o intimidita, l'equilibrio psico-fisiologico esistenziale si spezza e compaiono sintomi patologici. Il processo terapeutico deve quindi consentire al paziente di riconoscere le basi della sua coerenza esistenziale, che non si trovano nell'eziologia e nelle motivazioni dei suoi disturbi funzionali, ma nell'integrazione e nel perfezionamento delle sue forze vitali originarie e delle sue possibilità psicospirituali, come vedremo in prossimo contributo.


Un'azione esclusivamente somatica, corporea ha due conseguenze principali: in primo luogo, la natura transitoria, precaria del miglioramento poiché proviene da un'azione sugli effetti, le conseguenze e non sulle cause del problema o conflitto, e in secondo luogo l'inadeguatezza, l’alterazione del paziente che non si prende più cura di sé e non si avvale dell'occasione offerta (cioè i suoi impedimenti biologici, con il suo squilibrio psicosomatico e psicospirituale) per mettere in questione alcuni suoi paradigmi e credenze e la disponibilità a modificare il suo stile di vita.

È in questa circostanza che la pratica medica, che deve essere efficiente e valida, può rivelarsi, al contrario, anacronistica e fuorviante; l'assistenza insensata, repressiva porta alla subordinazione e alla dipendenza del paziente che si traduce nella privazione della propria indipendenza, libertà e autonomia individuale poiché la sua salute, che Aristotele definiva "la qualità più lodevole dell’ente umano", è assistita e sostenuta da altri. Sinceramente bisogna accettare che la validità dell'intervento medico è spesso un'illusione, e chi lo pratica incautamente è ancora più responsabile anche per tutte le conseguenze che ne derivano, anche se lui stesso sicuramente sarà molto meno tormentato e violato, di chi lo subisce ingenuamente.


FRINGED VIOLET

(Thysanotus tuberosus)


Rimuove gli effetti delle preoccupazioni presenti e passate, protezione psichica.

Per gli shock che potrebbero essere causati dall'abbandono di un compagno, da cattive notizie o da un evento inaspettato. L'aura può anche essere danneggiata dalle radiazioni elettromagnetiche causate da linee ad alta tensione o ripetitori che impoveriscono gli stati di salute e tolgono vitalità.


MACROCARPA

(Eucalyptus macrocarpa)


Per rinnovare l'entusiasmo

Macrocarpa: ottimo tonico fisico generale, specifico per le ghiandole surrenali, aiuta a rafforzare la salute distribuendo maggiore energia.

Il rimedio Macrocarpa è un ottimo tonico per le persone che semplicemente hanno bisogno di un "tirami su". Quando le surreni o una delle altre ghiandole endocrine non funzionano bene, l'intero sistema endocrino è coinvolto. Macrocarpa aiuta a rinforzare la salute distribuendo maggiore energia. E' uno dei rimedi più largamente utilizzati nella realtà urbana, e i suoi benefici sono riscontrabili eccezionalmente velocemente, con la sensazione di essere più vivi ed energici.

Macrocarpa può essere preso in un momento di grande stress fisico, quando la resistenza è più necessaria.


PEACH FLOWERED TEA TREE

(Leptospermum squarrosum)


Rigenera l’equilibrio, quando si sente la responsabilità per la salute

Quest'essenza è per quelle persone che hanno un umore altalenante e per gli ipocondriaci, cioè chi è costantemente preoccupato per la propria salute. Concentrandosi sulla malattia questi soggetti creano proprio le condizioni che temono.

I tipi Peach Flowered Tea Tree hanno un'immaginazione intensa e ansiosa  per quel che concerne lo stato della loro salute e vivono nella convinzione di avere ogni sorta di malattia. Le loro preoccupazioni sono tutte rivolte al loro corpo.

Quest'essenza favorisce un bilanciamento, riequilibrio verso il benessere e l’alleggerimento delle preoccupazioni che lo riguardano. A volte queste persone temono l'invecchiare precocemente.



SELF HEAL 

(Prunella vulgaris          Brunella) 


Scoraggiamento o rifiuto di fronte alla sofferenza. Incapacità di assumersi la responsabilità della propria guarigione.

Frasi positive

Il mio corpo può guarire da solo. Sono consapevole e mi assumo la responsabilità dei mio benessere. Risveglio le mie energie di guarigione. Oriento la mia mente e il mio corpo verso la guarigione. Possiedo l'energia per ricominciare. Mi concentro su pensieri di salute.









DESERT JOINTFIR

(Ephedra trifurca )

Colore del fiore: rosa/giallo


Qualità Armonizzanti:


fiducia nelle proprie capacità di guarire se stessi e superare una situazione apparentemente immobilizzante; in contatto con la propria capacità di proiettare se stessi fuori da una relazione nociva o uno stato negativo; attivazione della propria volontà e delle risorse innate; spontaneità ottimistica; lungimiranza; determinazione e sicurezza in sé; trasformazione di un trauma o un turbamento attuale in una situazione di calma e tranquilla guarigione


Modelli di Squilibrio:

bloccato in un’attitudine negativa o disfattista durante un trauma o una relazione nociva; dolore emotivo; disperso; confuso; volontà congelata; darsi la colpa o auto-incriminarsi; incapace di vedere oltre al turbamento presente.

Quando abbiamo un’attitudine negativa o disfattista verso la nostra salute, Desert Jointfir può aiutare a spostarci verso una visione ottimistica della situazione, che è basata sulla nostra reale capacità di trasformazione e guarigione.



CHAGA

(Inonotus obliquus)

La parola "credenza" è una cosa difficile per me. Non ci credo.

Devo avere una ragione per una certa ipotesi. O la so

una cosa, e poi la saprò, non ho bisogno di crederci.

—CARL JUNG


INDICAZIONI: malattie degenerative, repressione, dubbio su se stessi, ghiandola pineale, ipofisi, karma, credenze che non vogliamo cambiare, religione, karma

La pineale è la tua connessione con il sé transpersonale e il tuo più grande stato di salute / energia. Trasforma l'energia luminosa per renderla comprensibile e utilizzabile per te. È responsabile della tua capacità di trascendere nella conoscenza. Ma la pineale non è mai completamente funzionale fino a quando tutti gli altri centri energetici e organi non funzionano in modo appropriato, equilibrato ... Se permetti al desiderio di diventare parte del tuo intero essere, il desiderio diventerà abbastanza forte da desiderare e riuscire ad esprimerlo. Ricorda, l'espressione è una strada a doppio senso. La tua radiosità  di luce che è determinata dalla tua espressione, determina quindi ciò che attiri dall'universo, comprese le idee. Le idee sono attratte da te e vengono inizialmente elaborate attraverso la ghiandola pineale. "


La ghiandola pineale stimolerà quindi le gonadi e stimolerà l'energia necessaria per mettere in atto un'idea.

Abbiamo tutti sentito il detto: "vedere per credere". Un sondaggio ha rilevato che il 74% degli americani crede che esistano gli angeli, ma solo il 25% invece crede che noi ci siamo evoluti da progenitori scimmieschi. Così con questa stessa logica quando guardiamo all'orizzonte, saremmo portati a credere che la terra sia piatta. Ma se è visto dallo spazio, la bellezza e la rotondità del nostro pianeta è ovvia.


Ultimo aggiornamento Domenica 15 Agosto 2021 14:44  
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