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Home Lezioni Erboristeria 2009 Lab. Erboristeria Robert Brown - Le osservazioni al microscopio

Robert Brown - Le osservazioni al microscopio

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Robert Brown
LA SPEDIZIONE IN AUSTRALIA
Le osservazioni al microscopio
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IL MOTO BROWNIANO

Nel remoto 1827, il botanico scozzese Robert Brown aveva compiuto alcune straordinarie osservazioni servendosi di un comune microscopio riguardo al comportamento dei granelli di polline immersi in acqua. Scoprì che essi muovevano in modo costante, casuale e turbolento e, soprattutto, senza alcuna relazione con correnti presenti nell'acqua.
Brown ipotizzò che le particelle rappresentavano una nuova specie di stato della materia. Definì questo stato "molecola attiva" e giunse a pensare che le "molecole attive" fossero animate. Per vederci più chiaro, Brown estese i suoi esperimenti gettando in acqua anche sostanze non vegetali: catrame, manganese, nichel, arsenico ecc... Rilevò "molecole attive" in gran quantità. Il nostro bravo scozzese aveva dunque di fronte un quadro del tipo seguente: le particelle di qualsiasi sostanza in sospensione nell'acqua eseguono movimenti costanti, casuali e turbolenti.
Brown non riuscì ad indurre altro. Egli era un botanico e non un fisico, e forse mancava di qual particolare talento per il quale avviene da qualche parte del nostro cervello lo svelarsi di una possibile ipotesi teorica riguardo ai fenomeni osservati. Ma il fenomeno del moto browniano non passò nel dimenticatoio. Fu studiato da molti altri per tutto il corso dell'Ottocento. Finalmente, nel 1863, fu ipotizzato che il moto descritto da Brown fosse dovuto al bombardamento irregolare delle particelle da parte delle molecole d'acqua circostanti. Oggetti di domensione più grande non ne risentirebbero. Noi stessi, immersi nel liquido, non avvertiamo altro che la pressione dell'acqua, certo non avvertiamo alcun bombardamento molecolare. Ma le particelle di materia sì. Per i fisici del tempo, il moto casuale, turbolento e costante era dunque una dimostrazione del fatto che l'acqua e la materia in generale hanno una struttura granulare. Il che non significa ancora atomo, intendiamoci.

 

          


W. Reich ed il moto Browniano

La scoperta dei Bioni

Reich quindi potè affermare scientificamente che i bioni sono stadi preliminari di vita, forme di transizione dallo stato inorganico a quello organico, motile e colturabile. Le critiche che furono rivolte agli esperimenti e alle conclusioni di Reich erano principalmente due.

  • La prima, come abbiamo visto, era quella della germinazione spontanea dovuta a infiltrazioni dei cosiddetti germi atmosferici.
  • La seconda era che il movimento delle vescicole osservato da Reich all'interno dei suoi preparati era dovuto al moto browniano.
    Per chiarire meglio, il moto browniano è stato scoperto dal botanico inglese Robert Brown, il quale osservò che le spore di alcune piante acquatiche non stanno mai ferme, ma risultano in moto continuo come se fossero continuamente urtate da qualcosa.

Per eliminare queste obiezioni alle sue ricerche, Reich effettuerà ulteriori esperimenti con carbone e fuliggine resi incandescenti (per rendere impossibile ogni germinazione spontanea) e spiegherà la differenza tra il moto browniano e il movimento dei suoi preparati ricorrendo anche a preparati di controllo con l'inchiostro di china. Quindi i suoi preparati sono motili perché vivi, e non hanno nulla ha che fare con la germinazione spontanea.



Ultimo aggiornamento Mercoledì 08 Settembre 2010 18:24  

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