Erba TiSana

  • Aumenta dimensione caratteri
  • Dimensione caratteri predefinita
  • Diminuisci dimensione caratteri
Home Notizie Ultime Contratti e vaccini

Contratti e vaccini

E-mail Stampa PDF

memoria | Sofferenza | Vaccinazione

Valutazione attuale: / 0
ScarsoOttimo 
Indice
Contratti e vaccini
Il cerchio si chiude ancora una volta
Il precedente caso della SARS
C'è chi sta aspettando una pandemia
Un piccolo aggiornamento istruttivo
Tutte le pagine

sars2

La sicurezza sanitaria funziona come la sicurezza militare? Quali segreti nasconde, se perfino la Corte dei conti ora vuol vederci chiaro?

DI PINO CABRAS
megachipdue.info/

La sicurezza sanitaria funziona come la sicurezza militare? Quali segreti nasconde, se perfino la Corte dei conti ora vuol vederci chiaro? Sullo sfondo delle dispute sull’influenza suina vediamo avanzare una militarizzazione della salute che gioca sulla paura delle malattie, la più primitiva.
Tralasciamo la questione della tossicità del vaccino, e la rimandiamo ad altre sedi. Partiamo proprio dalla Corte dei conti, l’organo che la Costituzione italiana ha messo a guardia delle spese pubbliche, compresa la cospicua voce della spesa sanitaria.

suina2La Corte dei conti ha setacciato anche la questione della fornitura dei vaccini, fino a sollevare parecchie eccezioni. Si è subito dovuta scontrare con la segretezza, usata per ragioni di emergenza. In nome dello stato di eccezione non si può sapere qualcosa di più su uno specifico contratto di acquisto del vaccino che dovrebbe prevenire la famigerata influenza A(H1N1).

L’atto della Corte è del 21 settembre 2009. Si tratta della Deliberazione n. 16/2009/P. Sotto esame passa un contratto di fornitura di dosi di vaccino antinfluenzale stipulato tra il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali e la Novartis, la multinazionale svizzera nata dalla fusione di Ciba-Geigy e Sandoz.

Il primo appunto della Corte dei Conti è di metodo. Si critica l'assenza di qualsiasi garanzia sull’esito «delle ricerche, la capacità di sviluppare con successo il Prodotto». Tutti i vincoli del contratto sono resi vani da un semplice fatto: non c’è nessuna certezza che il prodotto funzioni e ci sia. L’oggetto del contratto non è dunque materia certa.

Uno si aspetterebbe che in compenso ci siano clausole che stringano il contraente da qualche altra parte. Si tratta pur sempre di soldi pubblici. E invece per Novartis ci sono anche vantaggi per l’IVA. E passi. Ma si prevede anche «la possibilità del mancato rispetto delle date di consegna del Prodotto, senza l'applicazione di alcuna penalità» per Novartis.

Va bene, la motivazione è l’emergenza, ma qui si saltano tutti i normali passaggi che regolano l’immissione di prodotti che abbiano implicazioni rilevanti sulla salute dei cittadini. Al punto che ora si accetta il prodotto anche senza l’autorizzazione a commerciarlo in Italia: stavolta basta «un generico "Quality Agreement"». I rischi se li prende il Ministero, insomma. Se ad esempio si volessero riscontrare eventuali difetti di fabbricazione o danni fisici del prodotto, chi deve dirsi d'accordo è proprio Novartis. La Corte nota cioè che i fornitori di una merce eventualmente difettosa hanno addirittura la facoltà di dirsi preventivamente d’accordo o non d’accordo sui rilievi a loro carico. Se, bontà loro, si dicono d’accordo, i difetti di fabbricazione li devono rimborsare loro al ministero. Per gli altri danni causati a terzi dal vaccino sarà il ministero – cioè i contribuenti - a risarcire Novartis.

La Corte critica anche il fatto che alla Novartis verranno pagati poco più di 24 milioni di euro (IVA esclusa) se non otterrà l'autorizzazione all'immissione in commercio del vaccino. Nulla è detto nel contratto sul perché di quella somma-salvagente.

E che succederebbe se Novartis dovesse violare le disposizioni essenziali del contratto? Dal punto di vista del pagamento non succederebbe nulla. Così viene steso un altro tappeto rosso per la multinazionale di Basilea: «il pagamento dovrà essere ugualmente effettuato per il prodotto fabbricato e consegnato».

I rilievi della Corte dei conti si estendono a un altro punto essenziale: il segreto. Certo, si sa che in ogni rilevante contratto industriale ci sono sempre clausole di riservatezza. Ma nel contratto in questione si va ben oltre. Fra le informazioni riservate sono state infatti inserite anche questioni che invece non possono essere segrete, perché si tratta di forniture che devono avvenire con «evidenza pubblica». Per il vaccino si voleva rendere segreta perfino l’esistenza stessa del contratto, non solo i suoi contenuti.

La Corte dei conti a questo punto scopre che non può approfondire di più. Il contratto è a trattativa riservata ed è stato secretato, perché valgono le stesse emergenze previste in caso di eventi calamitosi “di natura terroristica” (ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3275 del 28 marzo 2003).

Gel GEL IGIENIZZANTE MANI "PRIMA BARRIERA" BIOLOGICO - LINEA TEA TREE - IBERSAN

Per un azione protettiva immediata, ovunque ed in qualunque momento della giornata. Non necessita di acqua e può essere utilizzato con praticità.

L'azione antimicrobica e antibatterica è sostenuta dall'esclusiva miscela di oli essenziali di Tea tree, Manuka, Pompelmo, Limone e Bergamotto oltre che dall'estratto di Tè bianco.

Arricchito con succo di Aloe vera biologico.
Utilizzare il prodotto regolarmente inserendolo nelle normali abitudini di igiene quotidiana: le mani risulteranno immediatamente protette ed idratate.



Ultimo aggiornamento Martedì 03 Novembre 2009 19:19  

escort bayan muğla aydın escort bayan escort bayan anakkale balıkesir escort bayan escort tekirdağ bayan escort bayan gebze escort bayan mersin buca escort bayan edirne escort bayan